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La fine del mondo è un tema che ha sempre attirato l'attenzione dell'umanità, animando la fantasia degli artisti, i dibattiti dei teologi e le interpretazioni equivoche. Ma - Bibbia alla mano - che cosa sappiamo, davvero, sugli ultimi tempi? Il teologo tedesco Eckjard J. Schnabel, nel suo "40 verità sugli ultimi tempi" proposto ora in italiano da BE Edizioni, prova a fare il punto sulle certezze scritturali relative al tema in un volume che, in quaranta sezioni, raccoglie tutto quello che c'è da sapere sull'argomento, attraverso una disamina che tenta di distinguere le verità bibliche dalle convinzioni - ma anche dalle superstizioni - maturate nel corso dei secoli. Il libro si divide in quattro parti: nella prima Schnabel propone un'analisi sul futuro del mondo, della chiesa e di Israele, mentre nella seconda si concentra sul ritorno di Gesù Cristo, basandosi su riferimenti che attraversano l'intero testo biblico e focalizzando poi sulle domande chiave: perché, come e quando Gesù tornerà. La terza parte è dedicata a tematiche ormai quasi proverbiali quali il millennio, il giudizio finale, la nuova Gerusalemme, il giorno del giudizio; infine nell'ultima sezione l'autore spiega perché il tema sia così attuale e significativo per ogni essere umano. Schnabel procede nel suo lavoro facendo luce sui singoli aspetti attraverso un'analisi che evita i sensazionalismi: la tentazione di un'interpretazione condizionata dalle vicende contingenti lascia il posto a un approccio rispettoso del testo biblico, valutato e valorizzato dall'autore nel contesto storico in cui è stato scritto. "40 verità sugli ultimi tempi" non punta quindi alla polemica ma alla formazione, incoraggiando la prospettiva che ogni credente dovrebbe possedere: «i cristiani - spiega nel testo - sono interessati alla fine dei tempi perché attendono il ritorno di Gesù e il fatto di aspettare di incontrare il Dio vero e vivo dimostra chi siamo realmente: peccatori che sono stati perdonati e non vedono l'ora di essere di persona alla presenza del Dio onnipotente e che vivono con gioia la consacrazione alla volontà di Dio e all'opera che Gesù Cristo ci ha affidato».