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In questo itinerario tra gli affreschi che decorano le più antiche chiese astigiane, si susseguono piccoli tesori d'arte, realizzati da mani che sono rimaste anonime, racchiusi in edifici non sempre facilmente accessibili, qui censiti e narrati per la prima volta, al fine di catturare la nostra attenzione e curiosità, il desiderio di guardarle e di fruirne, aprendo il nostro sguardo alla bellezza di un'arte che è ben limitata a un periodo storico preciso, che nel nostro territorio va dal XII al XV secolo. Dai temi più cari della teologia e della narrazione evangelica all'espressione della richiesta di protezione e di grazie per la vita della comunità con l'affidamento dei raccolti, del bestiame, della maternità alle figure sante che si invocavano a proteggere e guarire, ciascuna con le sue proprietà taumaturgiche. Dalla catechesi rigorosa alla fragilità dell'esistenza. Motivi ricorrenti riportano gli eventi fondamentali per la fede cristiana e ricordano le fatiche, i dolori, le speranze e la gratitudine di uomini e donne di quel tempo. Ne emerge che proprio il tempo è il grande protagonista di tanti affreschi: il tempo dell'uomo, il tempo ciclico della liturgia cristiana, quello della vita di Cristo o delle vite dei santi, il tempo che accompagna l'umanità verso la salvezza. Collaborazione di Maria Grazia Cavallino.