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La presente pubblicazione offre una veste stampata a un lavoro che non ha radici cartacee ma virtuali. Il "Progetto Ernst Bloch" nasce dall'idea di raccogliere testimonianze culturali sul filosofo della speranza, per distribuirle in pillole nel web. È un lavoro che intende promuovere la pratica dei "sogni diurni" o - usando un termine oggi deflazionato - dell'utopia, intesa "concretamente" come ricerca "delle possibilità oggettive insite nel reale e lotta per la loro realizzazione". Un sognare ad occhi aperti che si rivela essere un'attitudine gravosa, che richiede allenamento, coraggio e audacia. Da qui la volontà di creare un laboratorio virtuale di progettazione utopica, un luogo dove riscoprire un vecchio artigianato in via di estinzione. Proposito che richiedeva un "mastro utopista". Pertanto, nel rilanciare la professione del sognare in avanti, si è voltato lo sguardo a ritroso, per rivolgersi a un attempato interlocutore come Bloch che, ad oggi, mostra una giovinezza non intaccata dal tempo. Le interviste qui raccolte sono il frutto di un viaggio durato da novembre 2011 a dicembre 2012, che ha toccato le città di Genova, Milano, Roma, Pisa e Vienna.