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Prendete un extraterrestre a caso. Uno Shinguz, per esempio. È una creatura bizzarra, straordinariamente composita. Mostra un'enorme appendice caudale, ali atrofizzate, una grossa e ridicola proboscide e somiglia a quello che si otterrebbe se si ritagliassero tutte le immagini di una edizione illustrata dell'opera del naturalista Georges-Louis Buffon, per poi rincollarne i frammenti in ordine sparso. Quanto alla postura, ricorda il canguro, e mescola lucertola, pellicano e formichiere gigante. E la sua strana morfologia, con gli occhi globulari, i suoi tre stomaci e le sue mani a quattro dita, potrebbe essere la fonte di ispirazione di centinaia di favole, un sogno per i biologi. Prefazione di Stan Barets.