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Chávez ha tenuto le redini del Venezuela per quasi due decenni promettendo l'inizio del socialismo del ventunesimo secolo, fondato su una riforma dell'architettura statale che prevedeva la cessione di sovranità alle comunità organizzate attraverso il decollo del poder popular. Questo testo indaga le dinamiche effettive nei quartieri di una città caraibica. La minuta e prolungata indagine etnografica illustra le ragioni dell'ennesimo fallimento del socialismo di Stato: il progressivo svuotamento delle assemblee cittadine, il controllo della rappresentanza delle comunità da parte di funzionari del partito, la diffusione di dinamiche clientelari. Nel testo si scorgono con chiarezza le ragioni di un fallimento annunciato e l'indisponibilità degli Stati, anche di quelli autoproclamati socialisti e rivoluzionari, a lasciare spazi di autonomia alla cittadinanza.