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La Tempesta di Giorgione è senza dubbio uno dei più enigmatici e affascinanti capolavori della pittura del Cinquecento italiano. Racconto biblico? Leggenda cristiana? Mito classico? Episodio letterario? Evento storico? Concetto filosofico? Allegoria ermetico-alchemica? Esiste il soggetto? Quando ha visto la luce questo capolavoro? Le congetture non si contano. Eppure Erminio Morenghi, in questo suo studio pluridecennale, sulla scorta del quadro in chiaro Auguste et la Sibylle de Tibur di Antoine Caron conservato al Louvre, ha riletto la più reticente delle opere di Giorgione nel segno della Sibilla Tiburtina, della sua tradizione iconografica e della sua valenza storica, approdando a un'interpretazione in chiave asburgica della Tempesta, calandola nel contesto politico e culturale della Serenissima e del Sacro Romano Impero. Questo libro è un viaggio suggestivo nel mondo misterioso del grande maestro di Castelfranco Veneto.