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Il libro narra di una piccola saga familiare che racconta le vicende della famiglia Roccabruna, cognome altisonante ma "inventato" poiché Giuseppe, il capostipite, è stato preso all'orfanotrofio dal padre adottivo per poter avere, dopo sei figlie femmine, il sospirato maschio che lo affianchi nella conduzione della piccola proprietà agricola: vicende legate alla terra e condizionate dalla durezza di una vita caratterizzata della fatica e delle rinunce, ma illuminata dall'amore e dalla comprensione che legano i vari componenti della famiglia, primi fra tutti Giuseppe e Pinin. La storia si svolge nella cascina della famiglia, situata in un piccolo paese agricolo del basso Piemonte. Questa grande casa e l'amore per la terra sono il filo conduttore del romanzo, che si dipana dalla fine dell'Ottocento fino ai nostri giorni, abbracciando un periodo lungo più di un secolo. Le vicende storiche, le due guerre in primo luogo, e la descrizione di un mondo contadino ormai scomparso, fanno da sfondo alla narrazione.