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In Italia, al decadimento del patrimonio artistico e archeologico, iniziato da secoli per incuria, invasioni barbariche, guerre, alluvioni, cataclismi sismici, si aggiunge, dopo la seconda guerra mondiale, la sistematica devastazione del paesaggio con l'abnorme sviluppo di una edilizia di bassissima qualità In Italia, al decadimento del patrimonio artistico e archeologico, iniziato da secoli per incuria, invasioni barbariche, guerre, alluvioni, cataclismi sismici, si aggiunge, dopo la seconda guerra mondiale, la sistematica devastazione del paesaggio con l'abnorme sviluppo di una edilizia di bassissima qualità. In colpevole ritardo e con incredibile lentezza, rispetto alla velocita? del fenomeno, una maggiore sensibilità sta iniziando a diffondersi tra i cittadini, che si chiedono se sarà possibile il recupero dell'antica perduta bellezza. La ricerca che segue si propone un obbiettivo didattico-operativo che riguarda comuni cittadini e progettisti, e non limita le modalità di intervento alla forma dei manufatti e del paesaggio in se?, ma in quanto espressione della vita delle persone. Modalità che, applicate con paziente e costante determinazione, potranno contribuire ad un lento ma progressivo recupero. È poco? La dimensione del degrado e la complessità dei motivi che l'hanno causato non consentono illusioni. Ciò non giustifica inerzia e disimpegno, dobbiamo coinvolgere ogni persona consapevole.