Tab Article
Uno dei maggiori pensatori e filosofi del Novecento, Karl Jaspers, nella sua classificazione dei geni che orientarono il pensare e l'agire umano, collocò Sant'Agostino fra i tre "fondatori creativi del filosofare" (fortzeugenden Gründern des Philosophierens), al di sopra dei "grandi filosofi" e subito dopo i quattro sommi maestri del vivere, definiti da lui come i maßgebenden Menschen, "gli uomini normativi". È indubitabile, in ogni caso, la constatazione del fatto che Agostino sia uno dei massimi geni del pensare umano; eppure, sebbene il consenso tra gli studiosi sia piuttosto consolidato nel riconoscere nel vescovo di Ippona un grande teologo, uno speciale interprete del neoplatonismo in chiave cristiana o anche un oratore geniale, alcuni tentennamenti, anche in ambito cattolico, si possono riscontrare invece nel cogliere pienamente in Agostino ciò che costituisce il livello più profondo e più originale della sua speculazione/intuizione filosofica. Il presente volume raccoglie, tra altri suoi articoli su Agostino e Lonergan, il saggio fondamentale di Boghos Levon Zekiyan sull'analisi del concetto agostiniano di memoria sui ovvero l'autocoscienza del soggetto pensante.