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Norma, Leonora, Rosina. Le zie. Le tre sorelle nubili - e vergini - di mio padre. La quarta sorella, andata sposa al tabaccaio Omobono, era soltanto la zia Lucia. Ma le tre nubili erano "le zie". Tutti, nel borgo, le chiamavano così. Erano il riferimento della famiglia, la loro volontà era Vangelo. Le zie, le "ragazze" come le chiamava mio padre. Ogni sera, dopo cena, attraversava la strada e si intrufolava nella casa di fronte a fare la quotidiana visita serale alle "ragazze". Che ragazze lo erano per condizione, non per età. Erano le vecchie zie, vecchie già quando io ero nella pubertà. Accanto alle loro vicende Achille Mascheroni narra altre storie divertenti e tratteggia personaggi originali.