Tab Article
"Scendendo le scale buie di via Ordanino, tanti e tanti anni fa, inviata dal mio giornale "Il Giorno", mi viene incontro con una mano sul petto un tipo magro e allampanato, pochi denti e un volto spettrale: "Mi fa male qui", indica al direttore Michele Schiavon che mi accompagna nella visita dell'Opg, il San Luigi, come tutti lo chiamavano. "Ha accoltellato al cuore il suo amico", spiega lo psichiatra. E mi racconta di un altro internato che ha ucciso il suo bambino di 5 anni in preda a una crisi psicotica di fanatismo religioso, convinto che fosse il diavolo. Ho capito quel giorno, a Castiglione delle Stiviere, quanta sofferenza ci può essere anche nell'inconsapevolezza di avere fatto del male a qualcuno, ma ho capito meglio, anni dopo, quando ho saputo che quel padre, che si è reso conto di quello che aveva fatto e si è suicidato, quanto poco si conosca della mente umana, dei segnali di allarme e di richiesta di aiuto, fino a rendersi conto, solo dopo e neppure sempre, del danno irreparabile compiuto."