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Il volume raccoglie un vasto corpus di ceramiche attiche a figure rosse (in tutto 360) provenienti dalle necropoli tarquiniesi, databili per lo più tra il 480 e il 330 a.C. e conservate presso il Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia, nonché 63 ulteriori pezzi sparsi in diversi Musei italiani e stranieri, alcuni dei quali appartenenti peraltro ad un più alto orizzonte cronologico (510-490/80 a.C.), con l'intento di integrare lo studio di Gloria Ferrari Pinney sulle ceramiche attiche a figure rosse di età arcaica del Museo di Tarquinia. Ad una prima parte, costituita da una breve introduzione sulla formazione delle collezioni presenti nel Museo di Tarquinia, da schede introduttive sulle botteghe di produzione o le singole personalità artistiche individuate e da una sezione conclusiva, incentrata sul confronto tra le attestazioni dalla necropoli e quelle provenienti dai santuari di Gravisca e della Civita, segue il catalogo, che raccoglie, in sezioni distinte, i pezzi visionati e schedati dall'autrice nel Museo di Tarquinia e quelli presenti in altri Musei, analizzati sulla base della letteratura nota.