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"Tra il 2007 e il 2013, con cadenze irregolari, è uscita in Italia una rivista inclassificabile intitolata, leopardianamente, 'Il primo amore'. Così inclassificabile e inattuale che pochi, secondo il costume di questi anni - portato al lamento incattivito sull'esistente, alla ripetizione e al cinismo piuttosto che all'esplorazione di terreni ignoti e alla spinta intima e insurrezionale -, hanno saputo comprendere la sua spiazzante presenza e la sua urgenza. Gli scritti che compongono questo libro, con alcuni ritocchi prima della pubblicazione in volume, sono i miei editoriali via via apparsi su questa rivista. Letti tutti insieme, uno di seguito all'altro, rivelano una tensione urgente e bruciante di sfondamento e sconfinamento a tutto campo rispetto ai modi di concepire se stessi, la vita e il mondo che dominano in questa epoca e che ci imprigionano. C'è molto buio intorno a noi e a volte sembra di vivere in un paese e in un mondo di morti. Che chi lo può e lo vuole tenga almeno accesa la sua lucina. Poi si vedrà." (Antonio Moresco)