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"Ed ecco, in questo libro snodarsi gli 'epilli' del dolore, e della rabbia: ecco poemetti duri e forti come 'Lu pazzusanu', o come 'Carretta a mari' con il carico di uomini e donne che fuggono dalle amare terre del Nord Africa per tentare il dramma della traversata verso la Sicilia seminando di morti i profondi fondali del Mediterraneo. E ancora 'Terremotu' che rievoca le tragedie del Belice. E leggiamo altri epilli sul dramma delle fanciulle violentate e sacrificate alla più squallida prostituzione; ma il nostro paladino canta ancora di altre tragedie legate alla mafia, dalla terribile strage di Portella delle Ginestre fino al sacrificio indimenticato dei giudici palermitani Falcone e Borsellino e alla strage di Capaci." (Dalla prefazione di Salvatore Di Marco)