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L'inizio di questa storia e delle sue storie è stato un laboratorio teatrale, condotto da Linda Dalisi, drammaturga e regista teatrale, finanziato alla ONG CISS dal Ministero del Lavoro, che ha coinvolto una ventina di giovani e meno giovani di diversa provenienza (italiani, francesi, spagnoli, ivoriani, burkinabé, egiziani, marocchini, polacchi, argentini). E poi il laboratorio ha creato uno spazio, fisico, mentale o più o meno semplicemente creativo, in cui tutti sono stati autori. Abbiamo trovato soprattutto un luogo di incontro, dove poter cercare insieme la strada verso il racconto di un mondo che deve essere inventato. È stato così che "Poi piovve la città" è diventata una compagnia di non-attori, che ha fatto del teatro un punto di partenza dove lavoratori, studentesse, pensionati, rifugiati politici raccontano una storia fatta di frammenti di tante storie di persone differenti che convivono nello spazio comune della creatività. [...]