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Il volume è il frutto di oltre vent'anni di ricerca di Roberto Marchesini nel campo della zooantropologia, disciplina che rappresenta un approccio totalmente innovativo all'interno della corrente che si è soliti definire come Animai Studies e che pone l'Italia in una posizione di avanguardia a livello internazionale. L'approccio zooantropologico parte dal presupposto che tra l'essere umano e le altre specie vi sia un rapporto dialogico e che sia riduttivo vedere nell'animale un semplice strumento da usare e non un partner capace di apportare nuovi contenuti alla dimensione umana. La zooantropologia si pone l'ambizioso obiettivo di mostrare come l'incontro con l'altro-di-specie stia alla base della dimensione culturale dell'essere umano come dimostrato dagli archetipi etnografici e dalle prime testimonianze riscontrabili nei siti paleoantropologici. Il volume mostra come l'ispirazione che ci viene dalle altre specie abbia influenzato gli stilemi di base dei prodotti culturali quali la musica, la danza, la cosmesi, la moda, le arti marziali, l'architettura e la tecnologia. A un'attenta osservazione è facile infatti estrarre il carattere teriomorfico del prodotto culturale, talvolta persino la specie da cui deriva una certa produzione. La proposta presentata in questo saggio va oltre queste interpretazioni, che riducono la partecipazione del non umano a un ruolo totalmente passivo, per mostrare come l'eterospecifico sia in realtà un ispiratore e come il prodotto culturale nasca da una rivelazione (epifania) che deriva da un incontro dialogico tra l'essere umano e l'alterità animale. La cultura pertanto non va pensata in modo antropocentrico come l'esito autarchico di un processo creativo interamente svolto dall'uomo, ma come una rivelazione ispirata dal non umano.