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Le "Novelle galanti", quarantotto racconti in ottave di contenuto licenzioso, rappresentano l'opera più controversa dell'abate libertino Giambattista Casti. Subito incluse nell'Indice dei libri proibiti, furono contemporaneamente premiate da uno strepitoso successo editoriale, che durò per tutto l'Ottocento. La loro edizione predisposta dall'autore uscì postuma a Parigi nel 1804, ma fu preceduta da un'impressionante quantità di stampe pirata in cui alle novelle di paternità castiana furono mescolati numerosi testi apocrifi. Le sei novelle libertine inedite o disperse che qui si presentano sono sicuramente ascrivibili a Casti, che vi dimostra la stessa abilità dei racconti già noti nello svolgere con brio e vivacità la narrazione.