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"La grandezza dell'operazione di Gunther Von Hagens consiste non soltanto nel mostrare cadaveri umani immortalati in posture quotidiane, riportando la Morte nella Vita, ma anche e soprattutto nel presentarli in ogni caso privi di pelle. Il corpo umano, perduta la pelle, è stato privato di ogni confine col mondo e torna a essere, per l'eternità, parte del mondo: un pezzo di mondo, una cosa tra le cose, in una perfetta soluzione di continuità con la materia del mondo, fredda e inanimata, inerme e non più semovente, ovvero non più confinata in una stretta epidermide in cui ogni individuo è tristemente altro e infinitamente solo rispetto alla molteplicità del mondo." Prefazione di Claudio Bonvecchio.