Tab Article
Viviamo, in ambito letterario, un eccesso dell'ermeneutica. L'opera d'arte è costantemente violata nel suo segno, nella sua più immediata bellezza e scomposta con diligente zelo in frammenti infinitesimi che si piegano, loro malgrado, al fare dispotico di quella critica che arroga a sé il diritto di definirne il senso. A poco a poco, il fruitore del testo è escluso dal gioco sottile e stimolante della comunicazione letteraria e non ha più privilegio di pensiero. Ecco, dunque, il fondamento di queste brevi "Note a margine di una lettura" di due celebri lavori di R. L. Stevenson e J. Conrad: un libercolo agile e snello che non impone un disegno critico, ma offre varie ipotesi d'interpretazione che sarà poi il lettore ad elaborare.