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Il volume analizza i resoconti di viaggio in India, Africa e Medio Oriente, pubblicati da scrittrici note quali Frances Power Cobbe (1822-1904) e Harriet Ward (1808-1860), e meno note come Alice Helen Nava Balfour (1850-1936), Maria Carolina Bolitho (1850-1834), Annie Reichardt (1831-1904) e Emily A. Richings (?), su alcuni dei periodici britannici più popolari dal 1840 al 1900. Nello specifico, vengono approfondite le modalità di esordio, il rapporto delle viaggiatrici con il paesaggio, la relazione che queste stabiliscono con i nativi, la modalità identitaria assunta nel racconto dell'esperienza di viaggio, l'autenticità del racconto e come queste varie componenti interagiscono con la de-costruzione dell'identità, i paradigmi dell'epilogo. Nelle terre Altre, infatti, le viaggiatrici d'Ottocento mettono in atto percorsi proibiti ed esclusivi attraverso i quali potere articolare e potenziare il proprio sé e rinegoziare la definizione della propria identità culturale. Il movimento permette loro di fare esperienza di nuove modalità soggettive, di indossare, per così dire, pelli diverse, e la scrittura di questo movimento produce spazi testuali conoscibili, performativi e autoriali.