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Palermo, Tredicesimo secolo. Nuovi e vecchi padroni tramano per mantenere il potere: Svevi, Normanni e Siciliani, sostenuti da Arabi, Giudei e Bizantini. In questa realtà multietnica, tre adolescenti, un arabo (Salha), un siciliano (Tore) e uno svevo (Rico), si trovano loro malgrado coinvolti in due crimini efferati. Rico altri non è che il giovane Federico di Hohenstaufen, orfano di entrambi i genitori: il futuro Imperatore Federico II. Trascurato dalla nobiltà di corte, intenta a tramare per il potere, Rico vive tra le cucine del Palazzo reale e le strade di Palermo, dove trascorre gran parte del suo tempo. Dopo essersi imbattuti, in città, nel corpo orrendamente mutilato di un giovane svevo, i tre amici sono testimoni, sulla strada per Monreale, dell'aggressione, per mano di due sicari, a una nobile normanna, Margot, e al suo futuro sposo, Guillaume, di madre normanna e padre siciliano. Gravemente ferita, riescono a metterla in salvo, sottraendola ai sicari che, dopo essersi impossessati del corpo senza vita del giovane, danno inizio, per ordine del loro padrone mandante del crimine, a una caccia senza quartiere per ritrovarla...