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Un romanzo d'avventura che mentre richiama le atmosfere magiche e misteriose dei libri di Salgari, recupera il senso di avventura e la capacità di dipanare intrighi e misteri all'Hercule Poirot. Gli ingredienti sono costruiti su un sistema di valori, quali l'amicizia, l'onore, il dovere, l'amore..., ma anche sui grandi insegnamenti e grandi verità che i vecchi più o meno direttamente ci tramandano e custodiscono. Infatti il romanzo per buona parte è incentrato non tanto sui ragazzi che cercano di trovare il bandolo della matassa di episodi non del tutto chiari e per buona parte ammantati di misteri inspiegabili, ma sulla figura del nonno grande Giovanni, molto avanti con gli anni che farfuglia storie incomprensibili, di cui si mormora sovrapponendo mezze verità mischiate a odi e rancori passati, mentre i familiari sembrano nascondere qualcosa di scomodo o di troppo doloroso. Giovanni è stato uomo di grandi principi, da giovane molto affascinante e di grande prestanza fisica. Di lui si raccontano tante storie in paese, non tutte piacevoli, ma quello che sconvolse la sua vita accadde nel '38, mentre il figlio Giorgio era in guerra in Africa...
