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Esiste uno spazio inesplorato ed enigmatico ai confini della cartografia letteraria, un luogo franco in cui l'intrattenimento si coniuga con l'arte e le distinzioni di genere tendono ad annullarsi. Non molti scrittori hanno l'ardire di spingersi in queste zone, e ancora meno hanno la capacità di abitare lungo questo confine "a volte tracciando la demarcazione, a volte scavalcandola, a volte cancellandola o spostandola, ma sempre nelle zone di frontiera tra le regioni sulla mappa della narrativa". Dopo aver trapiantato Israele in Alaska nel Sindacato dei poliziotti yiddish e inseguito golem nelle notti di Praga in Kavalier e day, questa volta Chabon ha deciso di edificare la sua narrazione nel punto dove le novelle di cappa e spada incontrano Le mille e una notte e il romanzo picaresco il Trono di Spade. Chabon ci trascina nel 950 d.C, lungo i sentieri della Via della Seta, attraverso gli altopiani desertici dell'Asia Centrale, nelle misteriose terre del Regno di Khazaria e della Tredicesima tribù perduta d'Israele, dove popoli oggi estinti si scontrano nel nome del potere e della ricchezza. In compagnia di mercanti Radaniti, mercenari musulmani, briganti del Nord ed elefanti da guerra, Chabon, ridisegnando le coordinate del romanzo d'avventura, risveglia in noi i giovani lettori curiosi e appassionati, per portarci lontano dalla nostra stanza, in quei luoghi misteriosi ai confini della lettura.