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Avvalendosi di fonti inedite, questa approfondita e appassionante analisi ricostruisce alcuni momenti del percorso esistenziale di Covella, ultima contessa dei Celano, anche gettando nuova luce sugli scenari della storia quattrocentesca del grande feudo abruzzese, profondamente coinvolto negli eventi che a quei tempi interessarono il Regno di Napoli, conteso tra Angioini e Aragonesi. L'immagine che ne risulta è quella di una donna complessa, che riuscì a sottrarsi ai condizionamenti di un matrimonio forzato, si trovò più volte a negoziare la conservazione dei propri privilegi feudali e sposò poi un uomo che probabilmente amava. Una donna che intrattenne corrispondenze private e diplomatiche con grandi uomini del tempo, amministrò il proprio patrimonio e finì per combattere contro un figlio per difenderlo, ebbe a soffrire per questo, a esserne umiliata, come pure a umiliarsi quando divenne necessario. Una donna colta che raccolse opere d'arte, coltivò il proprio impegno religioso, fu promotrice di un processo di beatificazione e finanziò iniziative benefiche.