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Londra, molto spesso mitizzata, un pensiero idealizzato, l'atmosfera sentita descrivere tante volte, dalla televisione, dai libri o da un professore di storia dell'arte con il pallino per il punk. "Londra brucia" è un libro verità, dove viene raccontata anche quella Londra che si vuole nascondere, gli ospedali che non funzionano, le fatiscenti case popolari, il "prodotto" di un luogo che porta all'esasperazione. Quest'opera si presta a differenti interpretazioni, può essere intesa come un'accusa alla società inglese, una società che produce miseria ed alienazione, e allo stesso tempo si percepisce una grande storia d'amore verso una città che non finirà mai di stupire e, come tante storie d'amore, è fatta di ostilità, di momenti idilliaci e di gelosie. Johnny, il protagonista, è un survivor, uno dei tanti, un giocoliere metropolitano che sbarca il lunario destreggiandosi tra i sussidi governativi e i magri proventi della propria arte. Un viaggio pieno di emozioni in una Londra decadente, ma pur sempre affascinante di inizio millennio. "Londra brucia" è uno schiaffo alla realtà accompagnato da un abbraccio.