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"Un sogno chiamato rivoluzione" è un romanzo storico che racconta quella parte di Novecento in cui con maggior forza si espresse "la volontà degli ultimi di tentare la scalata al cielo". Seguendo le vicissitudini di ciò che rimane di una famiglia di ebrei russi - il vecchio tipografo Shlomo e sua nipote Chaya questo libro propone, attraverso la ricostruzione di episodi poco noti o dimenticati, alcuni dei grandi eventi che hanno caratterizzato il secolo scorso: l'incendio alla Triangle di New York, lo sciopero del "Pane e le Rose" del 1912, l'occupazione della Bassa California da parte dell'armata anarchica partita dagli Stati Uniti in appoggio alla Rivoluzione zapatista, fino alla conclusione in Spagna nel 1936, con l'ingresso delle Brigate Internazionali a Madrid. Un ritratto appassionato che tra sogni e speranze, tradimenti e sacrifici, vede protagonisti tutte quelle donne e quegli uomini che nella condivisione di un ideale trovarono la strada per il proprio riscatto sociale.