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Quando si divulga e si esprime la poesia, è come immergersi nell'osservazione profonda, dove l'occhio ha ampi spazi, quel luogo in cui, l'oltre diventa valutabile e scrutabile. Poesia è osare, sondare, esplorare l'intensità dei sentimenti dove il visibile e l'invisibile s'intersecano e ogni riflesso dell'uomo e del mondo circostante prende a colorarsi e a ombreggiarsi, a urlare e sussurrare, a vivere e morire. La valutazione che un'introspezione umana scandaglia va oltre ciò, che l'umano distratto non vede, il poeta è quindi spettatore di una dimensione fra l'etereo e il materiale, l'indagine e la valutazione. Roberto Ragazzi, attraverso la poesia, diventa narratore di vita e di esperienza, ma anche voce di monito e di esortazione; spinta riflessiva e stimolo all'attenzione. Le sue poesie non si soffermano alla lirica statica e povera dove il messaggio è improduttivo o insufficiente a leggerne l'intensità.