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Il volume riporta e discute i risultati di un'indagine empirica condotta su un campione di 1715 operatori telefonici di ventuno call center, dislocati in quattro province italiane (Milano, Roma, Cosenza e Catania). L'indagine si interroga sui fattori di natura contestuale e individuale che possono incidere significativamente sulla qualità della vita lavorativa in questo specifico comparto lavorativo. Ne emerge un quadro variegato e multiforme, in cui i segnali di disagio lavorativo si attivano solo in presenza di determinate condizioni che il volume ricostruisce analiticamente. Per gli operatori telefonici si configura dunque un disagio (s)elettivo: i call center continuano a rappresentare uno dei contesti lavorativi di elezione per i rischi psico-sociali e per la salute ma stress lavoro-correlato, alienazione e insoddisfazione si attivano selettivamente piuttosto che presentarsi in modo invariabile. Svelare i fattori che attivano il disagio lavorativo degli operatori telefonici, segnalando - laddove possibile - anche le pratiche organizzative capaci di disinnescarli, significa fare un passo in avanti rispetto alla prospettiva di migliorare le condizioni di lavoro nei call center.