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Nell'antica Edo, la Tokyo feudale dello shogunato Tokugawa, il detective Hanshichi indaga su crimini ed eventi del tutto inconsueti: un'insospettabile casa di cura è teatro di un delitto passionale; il corpo esanime di una bambina viene ritrovato sul tetto della casa di un irreprensibile samurai; una tranquilla gita alle terme si trasforma in una rincorsa all'assassino. Hanshichi nel corso delle sue indagini percorre i luoghi più remoti di Edo, conducendoci in una dimensione pervasa da un sovrannaturale che esercita ancora una forte influenza sull'uomo. Figure sinistre popolano i racconti del detective, il quale solo grazie alla sua intelligenza razionale e alla fine conoscenza dell'animo umano riesce a destreggiarsi sul labile confine tra realtà e credenza popolare. Questo secondo volume delle avventure di Hanshichi, restituisce nella sua pienezza la vita nel Giappone di fine '800: le strade, i santuari, le case di piacere, le stazioni termali, le dimore dei samurai e le cerimonie conviviali. Un mondo ormai tramontato che Kido tratteggia con la stessa sensibilità ed eleganza di una stampa di Hiroshige o Hokusai.