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"Le parole e le immagini. O raccontare per parole attraversando le immagini. Oppure legare l'immaginario nei linguaggi che segnano il vento, il sogno, lo sguardo, gli occhi, la vita che corre sul viso di una donna o tra le rughe segnate dal tempo. Ottaviano Marinelli ci frammenta la vita tra le parole, ma le parole sono fatte di vita. Un incontro di nostalgia, di ricordi, di desideri che si fanno parola e continuano a vivere nel linguaggio. Nel verso. Un amore nell'infinito che chiede di entrare nella storia ma non di restarvi dentro. Un amore che chiede di restare nella vita come memoria. E lo si racconta tra la perdita e la leggenda. Le immagini sembrano un incontrare tra la realtà e un immaginario stesso. Si raccoglie nella delicatezza del sottovoce. Di un sussurrare le parole che sono state sensazioni e che diventano memoria nel raccontare.