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"'Ghint, Scorpione eritreo', contiene numerosi disegni dell'Autore. Le prime sei righe del secondo capitolo recitano così: 'Nell'Africa Orientale, quella parte nord dell'acrocoro che è per la maggior parte racchiusa nei confini eritrei ed è denominata Hamasien, si presenta, vista dall'aereo, come un immenso tavoliere, solo di rado disturbato da piccoli rilievi che vanno degradando dolcemente ad ovest verso la lunga e profonda spaccatura formata nei millenni dal fiume Mareb.' Sfido chiunque a non riconoscere in questo brano un'eco del famoso incipit manzoniano ('Quel ramo del lago... ecc. ecc.') e non restarne rapiti. Ma dopo essere stati spiazzati dalle prime sei parole dell'Introduzione: 'Ogni paese ha i suoi scorpioni'. Un attimo di esitazione prima di continuare la lettura e chiedersi a che 'gioco' volesse giocare stavolta, Nicky Di Paolo. Nessun gioco, solo un grande amore per quella terra Eritrea che continua a descrivere così magistralmente nei suoi libri." (Francesco De Leonardis, da "Il Chichingiolo")