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In questo libro bello e sorprendente, sottile e impalpabile nelle sue malinconie sessant'anni di letture giudizi ritratti ricordi, da Gadda a Landolfi, da Bontempelli a Delfini, da Lisi a Moravia, fino ai nuovi narratori e narratrici contemporanei (Daniele Del Giudice, Cristina Comencini, Margaret Mazzantini), Piccioni raccoglie con la consueta misura e il senso innato dell'eleganza alcune voci dalla sua critica giovanile, al solito sobria acuta precisa, e le mescola con articoli recenti, come quello che commenta il passaggio dalla sua storica edizione ungarettiana del 1969 all'ultima di Carlo Ossola nei "Meridiani" della Mondadori.