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Il razzismo come teoria che definisce una razza, quella bianca, come superiore e tutte le altre come inferiori è un male che ciclicamente torna ad infettare la società umana. Nell'America degli anni '30 però la questione era più complessa. Proprio mentre gli USA si battevano contro il Nazismo in Europa, sul fronte interno la popolazione di colore viveva una realtà quotidiana di razzismo e separazione, frutto delle leggi approvate dopo la Guerra Civile. Il fumetto rifletteva questa contraddizione, così come sulle pagine dei fumetti pubblicati negli anni '50 e '60 era possibile trovare echi della lotta per i diritti civili portata avanti in nome della pari dignità degli esseri umani, a prescindere dal colore delle pelle. La storia del razzismo nella società americana e delle lotte antirazziste che portarono nel 1965 alla Legge sui Diritti Civili viene riletta alla luce delle tracce che emergono dall'esame delle storie pubblicate in quegli anni.