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I semi dell'odio sono piccoli e neri, come quelli del papavero. Un occhio poco attento potrebbe scambiarli per minuscoli sassolini o granelli di polvere attaccati gli uni agli altri. Non bisogna tuttavia farsi ingannare dalla loro apparente irrilevanza. In breve tempo si trasformano in piante rigogliose e forti, difficili da sradicare e pronte a generare altri semi. L'odio genera altro odio, con una prolificità che batte di gran lunga quella dei conigli. Per generare odio è necessario però partire da un altro sentimento. Serve un concime, tanto per proseguire nella metafora di prima. Nella mia storia il concime è la gelosia. Devo aver letto da qualche parte che i soldi, la gelosia e l'invidia sono le cause più frequenti degli omicidi. Non è una teoria sbagliata, almeno per la mia esperienza.