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George Gissing (1857-1903) è uno degli esponenti più autorevoli della cultura letteraria vittoriana, nonostante la critica faccia ancora fatica a consacrargli un posto tra i grandi narratori. I suoi romanzi e le novelle sono altrettante angolazioni prospettiche dalle quali vengono messi a fuoco e rappresentati i vari e contrastanti aspetti della società a lui coeva. Sebbene nato e vissuto per anni nel Nord dell'Inghilterra, dal momento in cui cominciò a studiare il latino e il greco, Gissing ebbe costante ammirazione per il Mediterraneo, le cui sponde furono culla di antica civiltà; quando difatti, può finalmente intraprendere il tanto vagheggiato suo primo viaggio in Italia, egli annota compiaciuto nel diario di essere "diventato un poeta puro e semplice, o sarebbe meglio dire, uno studente idealista di arte". Il viaggio al Sud e in particolare a Napoli, forse più della sua stessa attività di scrittore, ha permesso a Gissing di realizzare quella che è la massima aspirazione di ogni vero artista: la contemplazione della bellezza assoluta.