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Il romanzesco e misconosciuto musicista, l'invidioso, il risentito, il geniale Rameau - Jean François (1716-1722), nipote del monumentale Jean-Philippe (inventore, con Lully, della musica francese) - discute di molte cose con il suo interlocutore narrativo, lo sterniano Denis (l'enciclopedico Diderot, filosofo e scrittore). Da una parola all'altra, molti temi - centrali, irrinunciabili - vengono evocati, modulati, composti, si vorrebbe dire. La relazione tra etica ed estetica, ad esempio, che non avverte più l'incondizionata assolutezza del patto classico tra bene e bello (e, conseguentemente, tra arte e paideia): il romanzesco e misconosciuto musicista, l'invidioso, il risentito, il geniale.