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Nel romanzo scritto da Marco Jacoviello, la storia di Giuseppe si intreccia a quella sociopolitica dell'Italia fascista, la sua vita sembra sconvolta dall' incontro con Diana, bellissima e misteriosa creatura rifugiata nella campagna pugliese, apparentemente venuta dal nulla, che influisce sul carattere e sul senso della sua esistenza. Vent'anni dopo, a Genova, ad una recita di Rigoletto, l'amore per Lisetta, verdiana autentica, definisce la grande svolta nella sua vita. Un tragico colpo di scena finale riunisce i protagonisti della storia nella città di Cuneo, nel 1943, al tempo delle tragiche deportazioni nazifasciste, preludio della Shoah italiana.