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Durante gli anni dell'occupazione nazista 1944/45, da Radio Londra, per indicare che sarebbero stati effettuati dei lanci di materiale e/o armi ai partigiani dell'Alto Vicentino, veniva trasmesso il seguente messaggio: "la peperonata della Sig.ra Angela è buona"; questa frase era nata dall'ovvio apprezzamento di questa pietanza da parte dei combattenti per la libertà che affamati e stanchi trovavano ricovero durante la notte o le retate delle truppe tedesche in casa Saugo a Ca' Ronzani di Sarcedo. La prima ricetta di questo libro è proprio questo "piatto di stagione", per ricordare il ruolo e gli enormi rischi corsi da Nonna Angela e il marito Lino Saugo, durante la guerra di liberazione.