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Il volume raccoglie una serie di scritti che testimoniano l'intensa e poliedrica attività di Sergio Todesco, maturata in gran parte in ambito istituzionale e dunque finalizzata alla tutela e alla valorizzazione dei beni demoetnoantropologici, ma non per questo scevra da un intento rigorosamente scientifico. Si tratta di contributi emersi dalla ricerca antropologica sul campo e dall'osservazione partecipante di fenomeni della cultura tradizionale ancora vitali nella provincia di Messina. Un'accurata descrizione e analisi di quella che si può definire la dimensione del sacro nell'immaginario simbolico delle comunità osservate. Il leit motiv su cui scorre tutta la problematica di questo lavoro consiste infatti nell'esame della ritualità popolare nelle sue molteplici e diversificate forme e funzioni: dalle confraternite più attive della provincia messinese, principali artefici e officianti del rito, nella loro funzione di collante fra sacro e profano, clero e comunità, all'analisi delle principali festività del calendario liturgico, prima fra tutte la Pasqua e la Settimana Santa, o l'Assunta di Messina con i giganti Mata e Grifone. Nella seconda sezione del volume vengono esaminati una serie di aspetti della cultura figurativa di carattere devozionale, ex-voto dipinti e anatomici in cera o argento, stampe devote e pitture su vetro che restituiscono un quadro esaustivo non soltanto della vitalità dell'espressione religiosa, ma anche della significativa presenza nel territorio messinese di maestranze artigiane molto fiorenti e derivanti da scuole illustri, a conferma del dialogo mai interrotto con l'arte culta e della continua mescolanza e osmosi fra esempi dotti e rielaborazione popolare.