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Il 10 marzo 1783 gli editori londinesi Johnson & Elmsly avevano finito di stampare e di rilegare il volume che un giovane aristocratico inglese, William Beckford, aveva dedicato al proprio viaggio in Italia. Il giorno prima della distribuzione, la tiratura completa veniva data alle fiamme dal suo autore, escluse cinque copie che furono gelosamente rinchiuse in uno stipo e solo molto più tardi regalate a persone intime. Recuperando una di queste copie, questo libro propone in traduzione inedita le lettere del soggiorno napoletano, ponendo l'accento sul carattere originale e complesso dell'opera, la quale si discosta dagli altri diari di viaggio del tempo. "Mi fermerò a Parigi, ma s'intende che soprattutto m'interessa l'Italia, il paese dei fiori e della musica; m'immagino che l'Italia sia come l'anticamera dell'Oriente. Penso che sotto quel cielo sempre azzurro la vita debba essere meravigliosa, gli uomini ardenti, e tutti pazzi per la musica".