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Scritta nel 1728, "Il trionfo del dio denaro" è una breve pièce sul potere di seduzione della ricchezza. Storia ante litteram di una "proposta indecente", vede protagonisti Apollo, dio dell'arte e della musica, innamorato di Aminta, e Plutone, dio del denaro e della ricchezza, che vuole sedurla. Plutone propone così una scommessa al rivale: conquisterà Aminta con le sue ricchezze e la strapperà all'amore di Apollo. Questo da parte sua è convinto che lo spirito gentile della ragazza non si lascerà sedurre dalla volgarità. Impertinente e cattivo, questo piccolo classico, tradotto qui per la prima volta in italiano dal regista Beppe Navello, propone una riflessione quanto mai attuale sul tema dell'amore e del denaro. Appendice critica a cura di Gabriella Bosco e Myriam Tanant.