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Una scrollata di spalle e un sorrisetto in cima alle labbra. Poi la solita litania: "Ah, Italia! Italia: mafia, pizza, Berlusconi!" Al massimo aggiungono le belle donne. Mentre ormai il calcio non lo citano neanche più. Ma è tutto qui quello che di noi arriva all'estero? È possibile che non si esca da stereotipi così penosi? Simone Marcuzzi non ci sta. Perché di nostri connazionali riconosciuti nel mondo per la loro inventiva e per il loro talento, per la loro unicità e per la loro carriera, ce ne sono tantissimi. Così sceglie i dieci che per lui sono più urgenti e ce li mostra come compagni di viaggio in un libro che è quasi un'autobiografia tenera e scanzonata. Episodio dopo episodio vediamo un ragazzino diventare grande nella provincia italiana seguendo stelle polari che si chiamano Pinocchio e Luciano Pavarotti, Dante e Rita Levi-Montalcini, Enzo Ferrari e Giorgio Armani, Moana Pozzi e Leonardo da Vinci, Sergio Leone-Ennio Morricone e Juri Chechi. Subito ci viene da fare il nostro, di elenco. E scopriamo che non è poi la peggior sventura del mondo, essere nati in Italia.