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Nell'autunno del 1883, in un piccolo comune del Barese, Grumo, gruppi radical-democratici e socialisti pubblicavano per la prima volta un foglio settimanale dal titolo "Avanti" - senza punto esclamativo - e col sottotitolo "giornale popolare", riprendendo il nome del giornale fondato nel 1881 dall'anarchico-socialista Andrea Costa. L'uscita dell'"Avanti" precedeva di tredici anni quella, avvenuta il 25 dicembre del 1896, della gloriosa testata nazionale del Partito socialista. In "Avanti: la prima volta in Puglia", Raffaele Cavalluzzi fa riemergere dall'oblio la forte passione civile, l'impegno in favore della classe operaia e contadina che caratterizzò l'"Avanti", dimostrando come i suoi promotori non fossero affatto estranei al dibattito che si svolgeva oltralpe, nella lontana Germania, dove la socialdemocrazia aveva dato vita al suo giornale "Vorwärts", appunto "Avanti!".