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Il protagonista del romanzo, un liceale quattordicenne, racconta un anno per lui cruciale, il 1975; un ritratto dolceamaro del delicato passaggio nell'età adolescenziale, in una Milano di piombo, fra ragazzi di sponde politiche opposte e che, tuttavia, si assomigliano. Tra episodi grotteschi, comici e quasi surreali 1975 è anche la fotografia di un capitale periodo storico, in una metropoli che da lì a poco avrebbe cambiato pelle e alla P38 avrebbe preferito l'euforia edonistica, diventando la "Milano da bere". E poi l'amore allegro e liberatorio per l'attore Lando Buzzanca e al polo opposto Pasolini, odiato perché "rosso" e impossibile da capire, troppo fuori da ogni schema; tuttavia la morte di Pasolini, avvenuta proprio nel novembre del 1975, sarà germe di una consapevolezza, presagio di una maturità da venire, di un riscatto intellettuale e umano.