Tab Article
Perché Carl Schmitt, negli scritti dal carcere di Norimberga, parla di sé come di "un Epimeteo cristiano"? Schmitt non fa mistero di essere debitore del termine all'amico "svevo cattolico", il "poeta sibillino" Konrad Weiss. Ciononostante, finora, gli studiosi schmittiani hanno evitato di aprire davvero i testi dell'"oscuro" Weiss, mancando così di cogliere la stessa complessità del mito epimeteico. C'è voluto l'impegno di Russell Berman, direttore della rivista Telos, per avviare una prima efficace ricostruzione di quanto nei testi del grande giurista, a cominciare da Ex captivitate salus, si pone in sequenza con le intuizioni, ancora attuali, di Konrad Weiss, autore di opere politiche e filosofiche, poeta e critico d'arte, stimato, oltre che da Schmitt, da Borchardt, Pieper, Hofmannsthal. Al saggio capitale di Berman che apre il presente volume fa seguito la traduzione dei profetici versi di 1933 e l'analisi puntuale dei riferimenti a Weiss nel testo schmittiano.