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La presente ricerca è dedicata alla complessa realtà della destrutturazione del mondo antico, che si definì nella formazione di un mondo "altro": quello della Tarda Antichità. L'indagine trae origine dall'interesse per la trasformazione epocale, operata dal "rivoluzionario" Costantino, e la conseguente "teologia imperiale", che determinò la demilitarizzazione dell'immagine del sovrano e l'ascesa di un nuovo potere al femminile. Questi fenomeni, che comportarono, tra l'altro, la liturgizzazione della società, sono esaminati, secondo la prospettiva braudeliana della longue durée, nelle loro ricadute a vari livelli, tra cui si può apprezzare il reframing di certi modelli in funzione delle mutate esigenze politiche. Il lavoro sottolinea, in particolare, la creazione di nuovi paradigmi comportamentali e tra loro oppositivi, che scaturì dalla lotta tra i diversi "luoghi del sacro" e i differenti poli del potere.