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Il matrimonio di Edith e Bruce - lo sa bene chi ha letto i due precedenti romanzi - è a dir poco noioso e vuoto. Edith, donna intelligente e di fascino, in nome dei rigidi costumi dell'inizio del Novecento, finge di essere fatua e sciocca per cercare di regalare al marito un ruolo dignitoso. Da qualche tempo la coppia ospita una certa madame Frabelle, una vedova arrivata su raccomandazione di una nobile conoscente di Edith, il cui soggiorno sembra non avere un termine. È scoppiata la Prima guerra mondiale e Bruce, ipocondriaco da sempre, adduce gravi problemi di cuore per non andare al fronte. Chi invece in guerra è andato ed è tornato ferito è Aylmer Ross, l'uomo cui Edith aveva rinunciato per non turbare l'equilibrio del proprio sgangherato matrimonio e il destino dei suoi figli. Edith e Aylmer cominciano a rifrequentarsi, anche se con grande cautela, e il lettore, col fiato un po' sospeso, si domanda se anche questa volta Edith deciderà di rinunciare a un uomo con cui ha in comune intelligenza, interessi, spirito in nome di un matrimonio di facciata. Un po' commedia degli equivoci, un po' satira sociale, "Una seconda occasione" offre a noi lettori contemporanei lo sguardo su una realtà certamente passata, ma che nei sentimenti e nel modo di stare al mondo potrebbe essere anche un'interessante fonte d'ispirazione.