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Londra, anni cinquanta. Louise ha un matrimonio insoddisfacente e tre figlie ormai adulte con cui ha sempre avuto dei rapporti un po' distanti. Muore il marito e per un attimo a Louise si apre la prospettiva di una vita finalmente sua, piena delle cose che non ha mai potuto fare. Ma ben presto scopre di essere stata lasciata senza un soldo: non solo non ha più una casa in cui stare, non ha neppure i soldi per il biglietto dell'autobus o per comprarsi un vestito nuovo. L'unica soluzione, dicono le figlie, - che ritengono socialmente disdicevole che la madre possa trovarsi un lavoro - è quella che Louise vada a vivere a turno presso di loro. Come un pacco indesiderato spedito da una figlia all'altra, Louise non può che sentirsi un'ospite mal sopportata. Neanche l'incontro con uno stravagante venditore di letti e scrittore di gialli trash sembra poterla aiutare a superare l'impasse in cui le tradizioni borghesi la inchiodano. Monica Dickens delinea con affetto e ironia la vita di una donna integralmente dipendente dagli altri, senza condannare gli egoismi degli uni o le incapacità degli altri, e riesce a trasformarla in un'eroina romantica in conflitto con un mondo indifferente.