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«...Le parole sagge e scelte di Amelia, i gesti di Irene, la spontanea curiosità di Fabio si slegano dalla dimensione temporale, semplicemente esistono in senso quasi assoluto per trasformarsi e tipizzarsi: la saggezza degli anziani, la grazia e la dolcezza delle donne, lo sguardo stupito dei bambini. A tutto questo non può essere assegnato un tempo (era, è o sarà), ma uno spazio (...). Manola Viti sembra aver cristallizzato il tempo in tutta la sua dolcezza e quotidianità». (Chiara Chiti)