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Si narra che il pittore fiammingo Mabuse ricevette dal suo protettore una pezza di prezioso damasco con cui farsi confezionare un abito nuovo da indossare per l'arrivo dell'imperatore Carlo V. Ma, grande viveur qual era, vendette subito il tessuto e sperperò il denaro per soddisfare i suoi piaceri. Giunto il gran giorno, tuttavia, sfilò davanti a Carlo V con un elegantissimo abito damascato, subito notato dall'illustre ospite, che rimase ancor più meravigliato quando, toccandolo, scoprì che si trattava di un abito di carta bianca abilmente decorata. Le biografie dei maestri che contribuirono alla rivoluzione delle tecniche e degli stili dell'arte figurativa in Italia e nei Paesi Bassi durante il Rinascimento sono raccolte in due pietre miliari della storia dell'arte, le "Vite" di Giorgio Vasari (1550) e il "Libro della Pittura" di Karel van Mander (1604). Qui, oltre alla meticolosa descrizione delle opere pittoriche troviamo anche i caratteri, i sentimenti, le virtù e le stranezze dei maestri, in un indissolubile connubio fra arte e vita. "Vestiti di carta" ripercorre queste due opere enciclopediche mettendo in luce il valore letterario della biografia artistica.